Bibbiano, scontro dopo la sentenza: “Meloni e Di Maio chiedano scusa”

10 lug 2025
Bibbiano (Reggio Emilia), 10 luglio 2025 – “Se avete un minimo di dignità, scusatevi. E adesso sì: parlateci di Bibbiano». L’attacco ad alzo zero del parlamentare europeo, ed ex governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rivolto in particolare a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sintetizza il pensiero del centrosinistra all’indomani della sentenza del processo di primo grado sulla vicenda ’Angeli e Demoni’.

Ma il pronunciamento del tribunale di Reggio, che ha smontato il castello accusatorio della Procura sul fatto che nella zona della Val d’Enza vi fossero, in seno ai servizi sociali, «ladri di bambini» che li toglievano alle famiglie per lucrare vantaggi economici, non ha fermato lo scontro tra centrodestra e centrosinistra, che va avanti fin dal 2019. Il crollo del teorema degli inquirenti, sotto il peso di 11 assoluzioni e 3 lievi condanne, con pena sospesa, per reati minori (nei confronti di Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza, della neuropsichiatra Flaviana Murru e dell’assistente sociale Francesco Monopoli), semmai lo ha di nuovo riacceso. Sei anni fa l’allora deputata Giorgia Meloni guidava FdI a Bibbiano al grido di «siamo i primi ad arrivare, saremo gli ultimi ad andarcene», e Luigi di Maio, maggiorente dei 5Stelle, tuonava: «Col partito di Bibbiano che in Emilia toglieva i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli non voglio avere nulla a che fare». Il centrosinistra faceva quadrato intorno al sindaco Andrea Carletti e agli operatori sociali. Dopo il pronunciamento di 48 ore fa, le parti si sono invertite.
«Passano le ore, ma continua il silenzio di Meloni su Bibbiano. Eppure la ricordiamo bene, allora deputata dell’opposizione e accusatrice – dice la segretaria dem, Elly Schlein –. Nel frattempo è arrivata la sentenza di primo grado, che ha smontato l’impianto accusatorio. Questo però non cancella la becera propaganda, il danno e il dolore inflitti a un’intera comunità, agli amministratori coinvolti e poi assolti, al sistema di tutela per minori e a categorie professionali come gli assistenti sociali. Speriamo che ora che se n’è andata, non sia l’ultima a chiedere scusa. Avrebbe dovuto essere la prima». Analoga richiesta arriva dal segretario regionale dem, Luigi Tosiani, mentre per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, «il processo ha dimostrato che a Bibbiano si è costruito un teorema squallido per responsabilità di alcune forze politiche. Meloni e Di Maio sono i due principali colpevoli. Se avessero un briciolo di dignità, scriverebbero un semplice tweet: scusate, abbiamo strumentalizzato».
Dalla parte opposta, il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei, parla di «sinistra ridicola, che esulta manco avesse vinto alla lotteria; la sentenza non cambia di una virgola il giudizio su metodo e scelte indegne adottate in quel contesto. Quelle condotte hanno gettato discredito su tutti gli operatori che lavorano nel sociale con serietà; siamo orgogliosi di averle denunciate allora, come di denunciarle oggi».
İl Resto Del Carlino